I-MARTIRI-DEL-NOSTRO-TEMPO

E così, dopo Rutelli, se ne è andato anche Calearo, l’uomo chiamato a dimostrare la modernità capitalista del Pd. E altri li seguiranno.
Beninteso, tutte queste persone non traggono dalla loro decisione anche il più logico corollario: dimettersi dal Parlamento. Restano al loro posto, a rappresentare se stessi.
Una decisione che è sempre stata odiosa, ma che particolarmente lo è in tempi di liste elettorali bloccate. Con questo sistema ogni parlamentare viene eletto per il fatto stesso di essere messo in lista. Non conta il pacchetto di voti che porta. Ciascuno è stato votato ed eletto in quanto facente parte di un certo schieramento. Non ha un elettorato di riferimento a cui rispondere: risponde solo alla sua coscienza.
Prendersela con Rutelli o Calearo è inutile, e maramaldesco infierire contro chi a suo tempo li ha candidati. Possiamo solo guardare al futuro e pretendere che il nuovo Pd stia un po’ più attento alla coerenza etica dei nomi che mette in lista.
È vero che in Italia il voto d’opinione è minoritario, ma mi permetto di credere che, almeno a sinistra, sia indispensabile per vincere, prima o poi.



Roberto Alajmo | 09/11/2009 | Letto [1512] volte

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