MAGARI-BRUTO-ORA-HA-UN-ALIBI

Dopo quelle sul delitto di Via Poma, novità sul rapimento di Emanuela Orlandi: evidentemente alla procura di Roma è un periodo vintage.
Stavolta c’è una supertestimone che dopo 26 anni ha riconosciuto la voce del telefonista. E complimenti per la memoria anche uditiva che ha sviluppato nell’ultimo periodo. A naso, comunque, qui si delinea un quadro indiziario un po’ più consistente, rispetto al caso di Simonetta Cesaroni.
E poi, in generale, c’è qualcosa di consolatorio in questa giustizia che mostra di essere implacabile, anche a distanza di tanto tempo. Nella patria del diritto inevaso, viene da pensare che, invece, nulla resti impunito.
Uno di quei casi in cui sarebbe bello poter mettere da parte lo scetticismo.



Roberto Alajmo | 20/11/2009 | Letto [1739] volte

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