REMIX: QUEL CHE RESTA DA LEGGERE
La pila dei libri da leggere accanto al comodino ha superato il metro e mezzo e lho dovuta sdoppiare.
Passa il tempo, ed è una rincorsa con lhandicap. Io li vado man mano leggendo e la pila, anziché accorciarsi, si allunga. Nei fine settimana mi metto dimpegno e ne smaltisco tre, quattro alla volta, saltando e abbandonando senza scrupoli. Ma non cè niente da fare: la pila è sempre più alta.
Mi rendo conto che non basterà la vita per leggerli tutti. Cioè: forse quelli attualmente accanto al comodino sì.
Ma lascerò almeno altrettanti libri ancora inevasi. Libri futuri, che magari non sono ancora stati scritti. Ma che qualcuno scriverà e leggerà al posto mio, nella migliore delle ipotesi.
Il pensiero se ne porta dietro altri, mica tanto allegri.
E allora mi metto a leggere con furore, fino allo sfinimento, nella speranza di intaccare la pila.
Lideale sarebbe di spegnere un giorno la luce del comodino sapendo di non avere più niente da leggere, finalmente appagato .
Morire secca sempre: ma in quel caso morirei sereno.