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E' stato il figlio


REMIX: EPPUR SI MUOVE

L’Autore in visita a una libreria fa il simpatico col libraio, fischietta, chiede libri improbabili e intanto lancia sguardi trasversali. Gli occhi gli ruotano indipendenti l'uno dall'altro e a 180 gradi, come quelli dei camaleonti, per cercare la collocazione del suo ultimo libro.
La prima stilettata arriva se non è in vetrina, ma non bisogna essere troppo esigenti. Le alternative sono, in ordine di soddisfazione: in prossimità della cassa, piletta, bancone di piatto, bancone di taglio, scaffale.
L’ipotesi che manchi non viene presa in considerazione.
Alla peggio, quando crede di aver lasciato trascorrere abbastanza tempo per sembrare disinteressato, l’Autore prova a chiedere espressamente notizie:
- Come va?
Quasi sempre la risposta vorrebbe essere gentile e risulta invece ferale:
- Ancora si muove.
E d’improvviso la libreria si trasforma in un lazzaretto dove vivi, morti e moribondi sono ammassati senza criterio. Il libraio è un monatto che si aggira tra loro impugnando un bastone e ogni tanto li scuote per vedere se ancora danno segni di vita. Quelli che non si muovono, vengono portati alla fossa comune.
Per gli altri rimane un precario margine di vita, e a quello conviene aggrapparsi.

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Roberto Alajmo | 11/12/2013

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