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OGNUNO HA DIRITTO A CINQUE MINUTI DI SCEMENZA DAVANTI AL MONDO

Primo minuto di una partita ufficiale della nazionale di calcio: un invasore solitario riesce ad aggirare il servizio di sicurezza e si mette a correre lungo il campo. Indossa una maglietta pubblicitaria, e lui stesso è a caccia di pubblicità. Si tratta di un soggetto recidivo, che ci prova spesso, subito riconosciuto dal telecronista.
La dabbenaggine del servizio di sicurezza è il minore dei mali. Il problema è che le telecamere della televisione inquadrano l’invasore da subito e fino al termine della sua performance.
Ora: persino nell’ultima delle scuole di regia televisiva dell’ultimo paese al mondo insegnano che in questi casi bisogna inquadrare chiunque e dovunque, tranne l’invasore. Solo ignorandolo si scoraggia l’esibizionismo.
In Italia, invece, il servizio pubblico si regola diversamente. E siccome per il servizio pubblico lavorano fior di professionisti, e il regista della partita della nazionale sarà stato selezionato fra molti altri per la sua bravura e competenza, l’unica spiegazione è che le direttive siano diverse da quelle in vigore nel resto del mondo. Gli esibizionisti vanno premiati e valorizzati.
E in effetti, a pensarci bene, tutto torna.
Italia: l’unico paese al mondo in cui i cretini sono incentivati.

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Roberto Alajmo | 13/09/2010

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