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CUORE DI MADRE


LA SOMMA DELLE PERE E DELLE MELE

È vero che attorno all’uccisione di Sarah Scazzi si è scatenato un circo mediatico indecente. Ma la storia è di quelle esemplari, che offrirebbero spunti di riflessione non solo morbosi.
Antropologicamente interessante è, per esempio, la tesi a discarico enunciata dell’avvocato difensore dello zio omicida: in casa non comandava lui, viveva in un gineceo.
Chi conosce il matriarcato che al Sud regna all’interno delle mura domestiche non ha difficoltà a credere che sia vero.
Rimane da stabilire come questo possa costituire un’attenuante per un delitto del genere.
A meno che in aula non si riesca a dimostrare che strangolare una minorenne contribuisca al ripristino di una sana forma di patriarcato.

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Roberto Alajmo | 20/10/2010

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