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REPERTORIO DEI PAZZI DELLA CITTA' DI PALERMO


VELISTI PER CASO

(Oggi su Sette)

Il problema è che esistono dei punti in cui Sudest e Nordovest del mondo si toccano. Finiscono per toccarsi malgrado tutti i tentativi del Nordovest di tenere il Sudest alla larga. Sono punti rari, ma ci sono. In passato è successo che un gommone carico di migranti provenienti dal Nordafrica sbarcasse in pieno agosto sulla spiaggia più affollata di Lampedusa, creando un cortocircuito fra i viaggi turistici e quelli della disperazione.
Questa foto scattata in Calabria fissa un altro di questi punti di contatto e cortocircuito. Potrebbe essere addirittura un quiz della Settimana Enigmistica: “In questa immagine c’è un dettaglio fuori posto…”. In effetti l’aria incongrua che spira dalla foto è formidabile. Perché gli oggetti incongrui in realtà sono due, a seconda dell’angolazione mentale da cui si guarda. C’è il fantasma dei migranti, che sono appena stati portati via. Non dovrebbero esserci, e ci sono. Fuori posto perché dovrebbero trovare una speranza nel loro paese, nella versione più politicamente corretta. Oppure perché dovrebbero restarsene a casa loro, in quella meno corretta. Resta il fatto che rappresentano un oggetto incongruo, nel contesto di un litorale della sponda settentrionale del Mediterraneo.
E poi capovolgendo la prospettiva, c’è la barca. Una bella barca a vela degna di crocieristi milionari, un charter che magari in bassa stagione è stato utilizzato sottocosto per fare un viaggetto meno raffinato del solito per ammortizzare le spese. Un occhio nordoccidentale può restare persino scandalizzato, da questa immagine. E non tanto per lo sbarco dei migranti, ché se ne sono visti tanti, ma proprio per il mezzo di trasporto adoperato.
Rimane il fatto che punti di cortocircuito come questi esistono e continueranno ad esistere, malgrado tutti gli sforzi che il Nordovest può fare per cancellarne l’esistenza.

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Roberto Alajmo | 11/11/2010

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