IN ATTESA DELL'IMMORTALITA', VOGLIATE GRADIRE
Il povero Sposini c'entra solo come pretesto. Si riprenderà e tornerà a fare il suo lavoro come tutti speriamo.
Però quant'è stucchevole il coro di chi dice: speriamo che si salvi. Si salvi comunque? Si salvi anche restando allo stato vegetativo? Si salvi solo per fare da consolazione a chi non accetta l'idea che ancora esista la morte?
Io, no.
Io, a scanso di equivoci, se mi viene una cosa del genere, preferisco che l'ambulanza non arrivi proprio. Mi si lasci morire senz'altro, almeno fin quando la medicina non sarà in grado non solo di salvare una vita, ma di salvare una vita dignitosa.
Le famiglie, la società provvedono a tenerli nascosti per una forma di pudore, ma affiora ogni tanto dall'oblio qualcuno di questi miracolati. L'ultima apparizione televisiva di Francesco Nuti basta a odiare la cura che l'ha salvato.
Morire, quando viene il momento: morire più in fretta possibile.