MACROALLEGORIA
Volendo spiegare a uno straniero lItalia cosè, bisognerebbe portarlo al Macro, il seminuovo museo dellarte contemporanea di Roma.
Lopera di Odile Decq è architettonicamente impeccabile. Degna delle più grandi capitali del mondo.
Dopodiché, però, è a Roma.
Le sale sono enormi e semivuote.
Il direttore si è dimesso perché lasciato dallamministrazione comunale in balia del nulla.
I custodi sono un piccolo esercito che bivacca in cortile.
Le superfici superiori delledificio, quasi tutte in vetro, sono luride, piene di cacche duccello.
Questo perché larchitettura contemporanea bisogna meritarsela. Bisogna avere la pazienza di curarne la manutenzione, magari assumendo qualche custode in meno e qualche addetto alle pulizie in più. Fregandosene del fatto che custode suona meglio di addetto alle pulizie.
Veramente: andate al Macro, se volete capire lItalia.
Il posto dove anche le migliori intenzioni finiscono per trasformarsi in pessimi risultati.