LA MASCHERA DI SILVIO
Esistono in commercio da alcuni anni delle maschere di Silvio Berlusconi. Sono fabbricate in lattice, e vanno bene per Carnevale o per qualche rapina in stile Point Break.
A vederle qualche anno fa erano maschere grottesche come ce ne sono tante. È successo, però, che col tempo queste maschere hanno cominciato a sembrare sempre meno carnascialesche e sempre più realistiche.
Basta fare un raffronto per capire che non sono le maschere ad essere cambiate, bensì il modello a cui sono ispirate.
A un certo punto si è invertito il senso della somiglianza. La faccia di Silvio Berlusconi ha cominciato ad adeguarsi alla maschera, e non più viceversa.
Nelle sue ultime apparizioni in pubblico il Presidente del Consiglio sembra avere la pelle del viso non più ricoperta da cerone, ma da qualcosa di più spesso. Qualcosa di sintetico.
Probabilmente non è più Berlusconi in sè, ma Berlusconi che indossa una maschera da Berlusconi.
Non è neppure escluso che una maschera non basti più a nascondere il disfacimento, ma anzi ne serva più di una.
Esercizio di orrore e desolazione: immaginare la sera, quando ritorna a casa, quando cortigiani, parassiti e puttane lo hanno lasciato finalmente solo. Davanti allo specchio tira via la maschera, sotto cè unaltra maschera, sotto ancora unaltra. E così via, allinfinito.