MARINAI, DONNE E GUAI
Fra i personaggi e interpreti del dramma giocoso intitolato Costa Concordia, sembra ben delineato il ruolo del protagonista negativo, il comandante Schettino. Più defilato, nella parte del comprimario buono, si è fatto apprezzare De Falco.
Ma la drammaturgia giornalistica sembra essersi concentrata soprattutto sulla protagonista femminile, conosciuta, per non complicare la vita ai lettori, col soprannome di La Moldava. Un classico: la straniera fatale, fonte di perdizione.
In realtà, lingombro tipografico dedicato alla figura di questa donna appare, più che esagerato, inspiegabile. Quale pubblico interesse può rivestire il fatto che Schettino si fosse portato a bordo lamante? Nessuno, a meno che La Moldava non avesse preteso prestazioni carnali al momento della collisione, distraendo il comandante.
Ma nella pruderie perbenistica italiana la soubrette che ronza attorno al presentatore in giacca bianca è una figura imprescindibile.
In quanto donna, non conta un cazzo. Ma fa audience.
Roberto Alajmo | 16/02/2012
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