I PROTOCOLLI DEI SAVI DI SINISTRA
Pierluigi Battista non riesce a capacitarsi: l’ultimo libro di Alessandro Piperno, “Inseparabili”, malgrado il suo valore, non č nella classifica dei piů venduti. Ma a lui non la si fa, e ne ha individuato il motivo: c’č un complotto dei Salotti di Sinistra.
Eppure il romanzo, che non č affatto brutto, č stato recensito da tutti i giornali, di Destra e di Sinistra. Qui ci sono quelle di due quotidiani fortemente indiziati di essere portavoce dei cosiddetti Salotti della cosiddetta Sinistra, “Repubblica” e “il Riformista”:
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Onestamente: sono stroncature? Sembrano elogi sperticati. E quindi? Purtroppo quando Battista sfodera la sua Arma-Fine-Di-Mondo - i Salotti di Sinistra! - non esiste confutazione possibile. Come quando pronuncia l’altra sua formula sciamanica - “radical chic”! -, gli si deve credere per questione di fede. Il fatto che il romanzo di Piperno sia troppo complesso per scalare le classifiche non viene nemmeno preso in considerazione.
Il successo anche di pubblico che arrise al primo romanzo di Piperno, “Con le peggiori intenzioni”, quello sě che venne costruito da un laboratorio sofistico come č/era “Il Foglio”, e personalmente dal direttore, Giuliano Ferrara. Una campagna martellante, alla luce del sole, del tutto legittima, persino orgogliosa di sé, da parte del piů classico dei Salotti di Destra.
Se ora devono entrarci a capocchia i Salotti della Sinistra č quindi una questione di simmetria. E poi un complotto č un complotto, non ha bisogno di essere dimostrato. Secondo la religione di Battista esistono dei luoghi fisici, delle centrali di smistamento delle idee dove la Sinistra trama nascostamente per non far comprare i libri che non le piacciono.
E, massimo del masochismo: anche quelli che le piacciono, a giudicare dalle recensioni.