I LUOGHI OSCURI MIEI
C’è una storia che aspetta di essere raccontata. LA storia. Quella attorno a cui giro da quando ho deciso di fare il mestiere di scrivere. Una storia che equivale a quella raccontata da James Ellroy, ne “I miei luoghi oscuri”, attorno alla quale aveva circumnavigato per anni e anni, raccontando altre storie spesso collaterali. Ma mai quella storia.
Tanto che poi, sputato il rospo, non è mai tornato ai livelli di prima.
Certe volte penso che un po’ è per questo timore che ancora non l’ho scritta: per timore di perdere il pungiglione lasciandolo in quella carne viva, e non saper pungere più.
È una riserva di carburante che non vorrei bruciare, ma so di dover adoperare, prima o poi.
Anche perché mi rendo conto che scriverla sarebbe una liberazione.
La scriverò, questa storia.
Ma non adesso.