L'ULTIMO ALMODOVAR E IL MECCANICO DI YEHOSHUA
Lultimo di Almodòvar è veramente un filmetto: una commedia pop modellata su quelle dei suoi esordi, ma senza la felicità e la leggerezza di ventanni fa.
Nelle interviste il regista non si nasconde la realtà, e anzi dimostra di essere lucido nellattribuire questa regressione alla fama mondiale che lo ha investito.
Una volta ho conosciuto Abraham Yehoshua che mi ha dato una spiegazione di questa specie di sterilizzazione che colpisce gli artisti una volta conseguita la celebrità.
Raccontava Yehoshua che quando era un anonimo scrittore possedeva una vecchia automobile che si sfasciava in continuazione. Non poteva permettersene una nuova, ed era costretto a portarla in continuazione dal meccanico.
Il meccanico di Yehoshua era uno di quei narratori naturali che ogni tanto capita di incrociare nella vita: e ogni scrittore farebbe bene a tenerseli cari. Succedeva quindi che Yehoshua gli portasse la macchina a riparare e rimanesse lì mentre quello la aggiustava, ascoltando le storie che il meccanico raccontava mentre era indaffarato. Tutte scorie che lo scrittore israeliano teneva da parte e poi distillava nei suoi romanzi.
Poi uno di questi romanzi, LAmante, ebbe un enorme successo. Arrivarono i soldi, e per prima cosa Yehoshua corse a comprare una macchina nuova.
Così non ebbe più motivo di andare dal meccanico, e non potè più attingere a quel giacimento di storie.
Yehoshua lo raccontava con un rimpianto consapevole, e concludeva: mi mancano, le storie di quel meccanico.