DATEMI LA MINESTRA, PER CARITA'
Esercizio di analisi logica.
Se un leader del Pd, che sia Renzi, Speranza o Franceschini non importa, dice:
O si fa un governo con Berlusconi o si va a votare.
Io, elettore del Partito Democratico, come devo interpretare questa frase?
È semplice. Bisogna attribuire alla dichiarazione una valenza paradossale. Esempio: Se il Palermo questanno vince lo scudetto, salgo a piedi fino in cima a monte Pellegrino. Prospettando un falso dilemma si vuole cioè rendere lidea di una ipotesi impossibile o impraticabile.
Nel caso della frase in questione un solo corno del dilemma è palesemente paradossale. Altro esempio, ancora più calzante: O mangi questa minestra o ti butto dalla finestra. Dove è chiaro che buttare un figlio dalla finestra risulta impensabile. Rimane solo da mangiare la minestra.
Tornando alla frase in esame:
O si fa un governo con Berlusconi o si va a votare.
È chiaro che un elettore del Pd non può accettare di buttare un figlio dalla finestra, e quindi il corno praticabile del dilemma resta il secondo: si va a votare. Pazienza se la minestra non piace.
Tutto chiaro?
Altrimenti dovremmo pensare che la pausa-saggi che stiamo attraversando debba servire solo a favorire la pubblica digestione di un ributtante Governissimo.
Ci mancherebbe altro.
Dovremmo essere autolesionisti, incoscienti, votati alla sparizione.
Vero?
VERO?