DEBOLI COI FORTI E FORTI COI MORTI
Laccanimento nei confronti del cadavere di Erich Priebke ha qualcosa di fortemente sospetto, se non proprio vile. Non è solo la ubrys di impedire la sepoltura di un nemico, che dopo Antigone pareva una barbarie solo ancestrale.
È curioso che ci si accanisca sui corpi come avvenne per quello di Mussolini e Claretta Petacci dopo che in vita le persone sono state tollerate, se non adorate.
Erich Priebke ha vissuto per lunghi anni in Italia, il paese dove aveva commesso le sue atrocità. E non risulta che in passato, quando era vivo, avesse subito aggressioni o soprassalti di violenza. Ora che è morto, invece, cè chi vorrebbe fare a pezzi il cadavere.
Una casa sì, poteva averla, una tomba no.
Strano paese, questo.