SONO CONTENTO, MA SENZA MOTIVO
La prima considerazione è un dubbio: com'è che sono contento del buon risultato di un partito che non mi piace?
Dev'essere come quando per me, interista, vince il Torino, che almeno è la squadra più antijuventina.
Si vede che col tempo ci si accontenta delle piccole cose.
La seconda considerazione è una lettura del voto: continua a essere in libera uscita il voto di scambio, che solo in parte va a sedimentare il non voto o il voto di protesta.
Sempre di più nelle ultime tornate, in proporzione con l'aumentare dell'astensionismo, risulta "maggioritario di minoranza" il voto d'opinione.
A maggior ragione per una elezione "astratta" come quella europea, dove il voto di scambio ha meno margini di manovra - ammesso che in ambito nazionale e locale qualcuno abbia ancora qualcosa da scambiare.
E anche questa, nel suo piccolo, mi pare una buona notizia.