NELLE PUNTATE PRECEDENTI
(È appena uscito "Nelle puntate precedenti", un libro per i ragazzi di 13-14 anni, pubblicato da Palumbo. Il sottotitolo è "Storie e racconti del tuo tempo". Parte dal presupposto che a quell'età si arriva senza rendersi conto di quasi nulla, e magari un riassunto degli ultimi passaggi della Storia può tornare utile. Quel che segue è l'inizio dell'introduzione).
Io lo so come ti senti. Lo so perché me lo ricordo. Lo ricordo bene quella specie di imbuto esistenziale che si affronta fra i 12, 13, 14, 15 anni. Gli anni stretti. Gli anni scomodi, gli anni inafferrabili. Prima sei bambino, poi adulto. E in mezzo? In mezzo c'è una terra inesplorata dove in un modo o nell'altro devi arrangiarti, con tempi e ritmi che variano da individuo a individuo. Fatto sta che i tuoi ritmi e tempi non coincidono mai con quelli degli altri. Ci avrai fatto caso: il resto del mondo crede sempre di sapere quali sono i tempi e i ritmi "giusti" per crescere.
Allora: la prima cosa da sapere è che non ci sono tempi "giusti". Salvo casi patologici, ognuno è libero di crescere prendendosi il tempo che crede, secondo le modalità che ritiene più opportune. Quasi mai si tratta di una crescita armoniosa. Si cresce a strappi, di malagrazia. Imparando a fatica a misurarsi con il mondo. Muovendosi in maniera maldestra. E facendo danni spesso e volentieri, a sé e agli altri.
Te ne sarai accorto. Quasi da un giorno all'altro, da quando ti sei messo alle spalle la nebulosa età che corrisponde alla scuola media, il mondo ha preso una velocità diversa. Tutti si aspettano da te qualcosa in più, e tu non è che non vuoi accontentarli. E' che solo in parte sai bene cosa vogliono. Non ti lamentare: in fondo è quel che volevi, no? Crescere, diventare grande. Ebbene: ora ci sei. (Anche se una piccola percentuale di te mugugna perché, ammettilo, restare bambino aveva i suoi vantaggi. Non credi? Riparliamone fra qualche anno)...

Roberto Alajmo | 09/03/2016
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