IL FANTASMA DELLA DEMOCRAZIA II
Oggi faccio lavorare Antonio Gramsci al posto mio. Lo faccio rispondere alle mie insofferenze per la manipolazione del consenso in democrazia. "Il computo dei voti (è) la manifestazione terminale di un lungo processo di formazione delle opinioni collettive in cui tutti hanno la possibilità di esercitare la loro influenza (...) Se coloro che annoverano se stessi fra gli ottimati, nonostante le loro possibilità, non riescono ad influenzare il popolo e restano minoranza inascoltata, inputent sibi, non a un difetto della democrazia e, semmai, raddoppino gli sforzi e si chiedano dove hanno sbagliato...". Tutto questo è vero, e suona come una sculacciata alla nostra impotenza di intellettuali. Ma Gramsci non poteva tenere conto di una variabile. La variabile televisiva...