Mr Reader II parte
Sopraffatta dalla reincarnazione di zia Carmen nella sottoscritta, mi lascio scappare Mr Reader, che si alza e abbandona il sedile, posizionandosi di fronte all'uscita. Il treno si arresta, e i passeggeri in fila si apprestano a scendere. Abbandono il sorriso ebete e la friggitoria, e rincorro la mia preda. "Scusi, salve, volevo dirle che, insomma, non ho potuto non notare che, sì, ecco, il libro che stava leggendo poco fa...si, questo" lo indico mentre Mr Reader lo estrae da sotto l'ascella, "volevo dirle che appunto si da il caso che l'autore sia il mio scrittore preferito (uno dei miei scrittori preferiti, credo di aver detto, per non sembrare eccessiva), e quindi, beh, ma, lei, come, ci, è, arrivato, a, leggere, proprio, questo, libro?" Mr Reader mi sorride. Un sorriso colto, risoluto, fermo, sicuro, deciso, discreto. Un sorriso da incorniciare nella photo gallery di Mr Big. "Mi ha attratto la copertina, ho iniziato a leggerlo, e non sono più riuscito a fermarmi. Faccia i complimenti al suo scrittore, e gli dica che aspetterò il suo prossimo libro con grandi attese". Ed è sceso dal treno, salutandomi, procedendo spedito verso l'assoluto ignoto da cui era apparso, sparendo nell'abbraccio di una donna che lo aspetta sul binario tenendo in mano un bambino biondo. Rimango in piedi a osservare la scena, come fossi davanti al grande schermo a riempirmi lo stomaco di pop-corn, nutrendomi della vita degli altri per dimenticare la mia. Finché non mi accorgo che cè qualcuno che sgranocchia pop corn a fianco a me, e mi alita sul collo. Mi volto, e mi ritrovo in compagnia del mio angelo custode, col suo sorrido ebete stampato in faccia, il collo a 180 gradi e un filo di bava. E restiamo in due, uniti nel destino, a guardare Mr Big che se ne va, portandosi via la moglie e il mio scrittore preferito. Alebj