La terapia dell'idraulico CAP. III
Bufalo Bill di De Gregori a tutto volume dentro l'autovettura di Nora che torna a casa dopo aver fatto uno shopping di tutto rispetto. ...e vent'anni sembran pochi, poi ti volti a guardarli e non li trovi più, canta il cantante, e Nora stonando fa il coro; con le mani batte il tempo sul volante: dalla corsia opposta, improvvisamente, un ciclista in groppa ad una bici piuttosto malandata barcolla e quasi perde l'equilibrio. Nora tenta di evitarlo ma se lo ritrova spiaccicato sul cofano. Il tipo cade ma non sembra essersi fatto niente di grave. Urla e sbraita. Nora è impaurita e per una decina di secondi resta paralizzata. Il tipo, decisamente alticcio, impreca e dice che per l'omissione di soccorso è previsto l'arresto immediato e che vuole soldi e subito oppure andrà a raccontare tutto alla polizia. Nora verifica lo stato di salute del ciclista e constata la scucitura del maglione (il gomito sinistro) e un piccolo graffio al polso destro. Niente di rotto, si direbbe, niente di che preoccuparsi. Urla e impreca ancora il tipo. Lei non sa chi sono io, ad un certo punto grida in piedi, alitando pesantemente su Nora. Appunto, chi è, chiede la giovane psicoterapeuta ancora pallida ma decisa. Un idraulico, dice lui spolverandosi il gomito non danneggiato e dandosi un paio di pacche sul fondo schiena. Un idraulico dall'aria apparentemente distinta, quasi ubriaco, pessimo ciclista, collerico e chissà cos'altro. I rubinetti della cucina e quelli del bagno hanno qualche problemino, dice con un soffio di voce Nora, sperando di ottenere un benevolo accordo con il sedicente idraulico. Ok, ci sto, esulta lo strano tipo. Questo è il mio cellulare, dice mollando un bigliettino alla stranita automobilista. Mi chiami quando crede. Inforca la bici un po' più scassata di prima e va via facendo ciao ciao con la mano. Ho bisogno di un drink, di un bicchiere di vino, sussurra alterata Nora. Gianni Maramaus