IL VERO NEMICO DEGLI IMPRENDITORI SICILIANI
Funziona così: un lavavetri rumeno viene malmenato da due energumeni. La polizia decide che così non si può andare avanti, e fa partire una serie di arresti: fra i lavavetri, però. Un esempio di legalità allincontrario, dove sono le vittime, fino a prova contraria, che vengono perseguite. Quella che in siciliano si definisce la boffa allo scecco. Sarò fortunato io, ma non mi è mai capitato di imbattermi in un lavavetri aggressivo. Solo offerte di servizio e sorrisi tristi di fronte al diniego. Niente a che vedere coi parcheggiatori abusivi, penultima categoria nel mirino delle forze dellordine palermitane. E che nel frattempo sono tornati tutti sul posto di lavoro; aggressivi, loro sì, quanto prima. Ma i parcheggiatori abusivi sono in maggioranza indigeni, patrifamigghia, e quindi lallarme sicurezza deve apparire più blando. Ripeto, sarò fortunato io, e la mia percezione del problema falsata. Perché nella sua ultima crociata la polizia ha trovato un autorevole stimolo da parte della presidente dei giovani industriali, Tomasello. Che ha individuato il nemico da battere, per gli imprenditori siciliani: il racket. Dei lavavetri, però. (La foto è di Fabio Gambina)