ECCO COME IL PROZAC RIESCE A INFLUENZARE LA POLITICA ITALIANA
I giornali che si affrettano a ghignare o a indignarsi per ogni sospiro del presidente emerito K. non hanno nessun sospetto. O perlomeno: forse non hanno il sospetto che nutro io. A me sembra che quello di K. sia un problema schiettamente farmacologico. Mi ricordo che i primi anni della sua presidenza erano stati estremamente discreti. Talmente discreti che nelle vignette Perini lo prendeva per il culo, dipingendolo con un pensionato che aveva perso la voglia di vivere. Poi, improvvisamente sono cominciati i fuochi dartificio. Tutto questo per me ha un nome: Prozac. Il Prozac è un ottimo prodotto, ma non bisogna abusarne. Ecco: la mia idea è che ogni tanto K. sbagli il dosaggio. Oppure cambia il medico che glielo prescrive, oppure non so. Mi pare di vederlo, certi giorni, mentre si rigira fra le dita il blister del suo medicinale preferito, dicendosi: Non mi ricordo Oggi lho preso o no? E nel dubbio, sbuffa, ne riprende un altro e telefona a un amico giornalista.
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Roberto Alajmo | 02/12/2008
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