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STANISLAO MOULINSKY CONTRO L'AMIA

(Questa è la lettera aperta pubblicata stamattina su Repubblica) Spettabile sindaco, le scrivo a proposito del presunto falso in bilancio dell´Amia. Ne hanno parlato i giornali, ma non so se l´hanno informata: fra pochissimi giorni scadranno i termini entro i quali il Comune deve presentare querela, altrimenti non si saprà mai chi è stato a fare il presunto buco. Senza querela, niente giustizia. Di presentare questa querela gliel´hanno chiesto già in parecchi, a cominciare da Stefania Petyx su queste stesse pagine. Io, modestamente, credo di avere titolo a chiederglielo in quanto pagatore in pectore di ben tre bollette della Tarsu, ciascuna per un ammontare diverso. E beninteso, per lo stesso appartamento: una intestata a me, una a mia moglie e una al padrone di casa. Ho spiegato agli appositi sportelli l´equivoco, e spero quest´anno di aver chiarito. "Spero" perché anche nei due anni precedenti credevo di essermi spiegato, e invece alla scadenza le bollette da pagare risultavano immancabilmente ancora tre. Inoltre la casa dove ora abito tende a scomparire dietro una discarica che viene rimossa più o meno ogni quattro mesi. Il manto stradale, man mano, si va ricoprendo di sacchetti di immondizia che vengono squartati e sparpagliati dalle mute di cani che stazionano nei pressi, inseguendo i motorini di passaggio. Se avesse voglia di venire a vedere coi suoi occhi questo spettacolino, il tutto succede in via Pindaro, zona residenziale della città. Una di quelle vie dove non esiste servizio di spazzamento, in nessun giorno dell´anno. Nelle vie adiacenti sì, bisogna ammettere, ma in via Pindaro no. Mi rendo conto che non si può avere tutto, in cambio di sole tre bollette della Tarsu. Ora io non mi intendo di gestione aziendale, ma il naso, gli occhi e la memoria mi funzionano ancora, e posso empiricamente assicurarle che negli ultimi anni la città è molto, molto sporca. Immensamente più sporca di com´era in precedenza. In questi ultimi anni, mentre la tassa per la raccolta dei rifiuti è cresciuta in maniera esponenziale, il bilancio dell´azienda per igiene ambientale, che risultava più o meno sano, a quanto pare ha subito un tracollo. Ricapitolando: servizio peggiore, più caro, e finanziariamente semicollassato. Non so: vogliamo capire che è successo? L´unico modo è presentare ï''sta benedetta querela. Basta anche solo una piccola querela. Non per accusare nessuno: solo per capire. Non è nemmeno detto che a creare il presunto danno siano stati i vertici dell´azienda. Potrebbero essere stati il destino, la congiuntura internazionale, un complotto massonico, la Spectre, il Mossad o Stanislao Moulinsky. I termini per la querela scadono il 10 marzo. Mancano quattro giorni. Affettuosamente. (La foto è di Gigliola Siragusa)

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Roberto Alajmo | 06/03/2009

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