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Non esiste un paradosso di “Poliziotto a Bagdad”. Fare il poliziotto a Bagdad è come fare il poliziotto a Bagdad. Esisteranno sicuramente mestieri peggiori, e certo: meglio il peggior lavoro che nessun lavoro, se hai una famiglia da mantenere. Ma se fai il poliziotto a Bagdad la tua vita è in balia di chiunque. Chiunque si sentirà autorizzato a odiarti e spararti addosso. Ogni vecchina che aiuti ad attraversare la strada può nascondere sotto il burqa un’imbottitura esplosiva. Molte sono state le stragi di aspiranti poliziotti in attesa di reclutamento davanti a una caserma, sterminati per aver solo desiderato di servire uno Stato che ancora stenta a entrare nel comune sentire della popolazione. Tanto è vero che poi il servizio di polizia lo fa l’esercito. La foto a lato a ritrae un pattugliamento in tenuta antisommossa. Che siano soldati iracheni lo si capisce dalle bandiere sugli sportelli del mezzo blindato e forse dai baffi del poliziotto sulla sinistra. Per il resto potrebbero tranquillamente essere americani, tanto sembrano addestrati a muoversi sul bilico. Il soldato al centro sta saltando forse per tenersi in allenamento. Viene naturale, quando il terreno ti brucia sotto i piedi.

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Roberto Alajmo | 09/04/2009

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