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il forum di Roberto Alajmo, scrittore





IAN McEWAN, SABATO

Un buon servizio da parte dell'editore di Ian McEwan potrebbe consistere nel mettere in chiaro sul risvolto di copertina di ciascun romanzo quali sono le pagine davvero eccezionali. Ce ne sono sempre almeno una ventina che da sole valgono il prezzo del libro. Pagine immancabili e imperdibili. In Amsterdamerano all'inizio. In Cani neri erano proprio quelle dell'apparizione dei cani. In Bambini nel tempo c'era la descrizione del panico crescente per lo smarrimento di un figlio al supermercato. Il resto del romanzo rischia di essere considerato solo un prima e un dopo. Ma leggere quelle pagine crudeli è puro piacere. Piacere sadomaso, magari, ma piacere. Fossero anche solo una ventina, andrebbe bene; ci fossero, venti pagine eccezionali in ogni romanzo. Ecco, sarebbe una gran cosa se Einaudi potesse mettere da qualche parte un'avvertenza: le pagine eccezionali sono da x a y. Avvertenza che vale anche per l'ultimo romanzo di Ian McEwan, nel quale le pagine eccezionali sono abbondanti e reiterate. Questo significa che le altre pagine si possono saltare, sebbene non sia politicamente corretto dirlo di un autore come Ian McEwan. Fregandosene, un recensore può far questo di utile: riassumerle, in modo da non far perdere tempo al lettore.Henry Perowne è un neurochirurgo dai gusti estetici molto raffinati e dalla vita felice. È persino innamorato della moglie. La sua vita risulta abbastanza noiosa (questo McEwan non lo dice apertamente, ma si capisce rassegnandosi a leggere anche le dettagliatissime descrizioni di come gioca a squash, di come cucina una certa pietanza o di come apre il cervello di una persona per frugarci dentro). Henry Perowne è talmente noioso che in sala operatoria ascolta come colonna sonora le Variazioni Goldberg, ma non quelle eseguite da Gould, troppo eccentriche: quelle di Angela Hewitt, che sono invece meticolose fino all'estenuazione. A tratti ti viene persino il sospetto che McEwan lo faccia apposta. Per dare un'idea della noiosità del personaggio arriva a mortificare e rendere involuta la sua prosa abitualmente cristallina. Esempio, pagina 88: Ğ…Non una vera e propria lingua, piuttosto una matrice di schemi mutevoli che rinsaldano e comprimono senso nel giro di frazioni di secondi, e che lo amalgamano inseparabilmente con la sua inconfondibile tonalità emotiva…ğ. In momenti del genere ti viene il dubbio che McEwan sia un commerciante senza scrupoli, capace di portarti nel deserto, sulle soglie della disidratazione, solo per poi riuscire a venderti una bibita ghiacciata. Certo, si può sempre dire che queste lunghe descrizioni siano il tappeto sonoro sul quale poi McEwan piazzerà il colpo di grancassa delle sue pagine eccezionali. Il che è vero, ma siccome la vita è breve, può essere utile sapere che le pagine eccezionali qui si trovano nei capitoli due e quattro e, come spesso succede, coincidono con l'apparizione del Male. È un piacere,un piacere letterario, vedere l'esistenza di Henry Perowne che viene sconquassata dall'incursione del Male. Il male è una fonte di ispirazione infinitamente migliore del Bene, sebbene dal contrasto fra i due estremi siano nati alcuni fra i Grandi Capolavori della Letteratura Universale. Qui il Male si chiama Baxter, personaggio violento e disperato che HenryPerowne cerca di tenere sotto controllo con le armi della compostezza edella razionalità. Il Male però non è mai né razionale né composto. Il Male prende la perfetta esistenza di Henry Perowne e la mette in un frullatore fino a ridurla in pezzetti piccolissimi. La prosa di McEwan è neurochirurgica come l'arte del suo protagonista. Nel senso di precisa e capace di incidere nella mente dei personaggi. Grazie al suo stile, McEwan riesce a incidere perfino nella mente del lettore. A forza di accuratezza nelle descrizioni gli toglie l'ossigeno, costringendolo ad anelare il ritorno in scena di Baxter, se non altro per scoprire come può riuscire a difendersi una persona per bene e noiosa come Henry Perowne, e come ciascun lettore di McEwan, probabilmente. Baxter è un cane nero che può entrare nella vita di chiunque con le scarpe sporche, inzaccherando quel pavimento esistenziale che ognuno, nel suo privato, fa tanta fatica a lucidare. Il sospetto è che di fronte alla forza bruta, l'intelligenza e la classe non contino nulla. Molta letteratura, anche di genere cosiddetto noir, si sente in dovere di rassicurare il lettore, in questo senso. McEwaninvece non è quasi mai rassicurante. Il suo obiettivo è quello di esorcizzare la realtà, facendo succedere il peggio possibile nel mondo della finzione, in modo che poi tutto questo non accada nella vita. O almeno si spera. Scheda Giudizio: 2 Soli Titolo: Sabato Autore: Ian McEwan Editore: Einudi traduzione: filologica, specialmente nella terminologia chirurgica prezzo: 17,50 euro pagine: 292 pagine eccezionali: da 88 a 106 e da 214 a 237 autore ombra, citato in sede di ringraziamenti: Neil Kitchen, il neurochirurgo che ha rivisto le lunghe pagine dedicate agli interventi operatori. guest star: fra i personaggi, Walter Veltroni. Che in occasione di qualche visita romana di McEwan dev'esserestato davvero disponibile e gentile.

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Roberto Alajmo | 27/12/2005

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