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il forum di Roberto Alajmo, scrittore





VAPPU

Cari amici del Caffè, strano posto che è la Finlandia. Da un capo all'altro d'Europa, siamo agli antipodi anche sul piano caratteriale. Figurati che alla tv trasmettono un reality show - in prima serata, sul primo canale, e con ottimi risultati d'ascolto - che si chiama "Casa in Italia" e mette i concorrenti in competizione fra loro nell'apprendimento della nostra lingua. Giuro che è vero. Il più bravo a parlare italiano vince un viaggio di due settimane in Italia, per dire il posto più esotico ed eccentrico che ci sia.Ma non è l'unico rovesciamento. Tanto noi italiani siamo chiassosi e chiacchieroni, tanto i finlandesi sono silenziosi e discreti. Prima di prendere pubblicamente la parola, si domandano: il mondo sarà almeno un po' migliore dopo che io avrò aperto bocca? Quasi sempre si rispondono di no, e si regolano di conseguenza.La prima cosa che ti spiegano, appena arrivato in Finlandia, è che bisogna evitare di toccare le persone. Te lo dicono per gentilezza, perché sanno che sei italiano, meridionale. E sanno che noi italiani meridionali abbiamo la tendenza a toccare il nostro interlocutore. Anche senza volere, per spiegarci meglio nel corso di una conversazione. Ecco: qui no. In Finlandia hanno un sacco di metri quadrati pro-capite e ne apprezzano in pieno i vantaggi. Visto che lungo la costa e nei laghi dell'interno ci sono moltissime isolette, il loro ideale è spartirsene una a testa e rimanere da soli a pescare o a entrare in simbiosi con la natura. La prima cosa che capisci in Finlandia, perché te lo fanno capire, è che bisogna frapporre un sacco di spazio fra una persona e un'altra. Questo sempre, o quasi. Sempre tranne che per 24 ore all'anno: dalle 6 del pomeriggio del 30 aprile alla stessa ora del primo maggio. Tutta la notte e il giorno successivo. Lo chiamano Vappu. E Vappu è il sovvertimento di ogni regola. Sarebbe una versione tardiva del carnevale, che qui in febbraio non si celebra perché fa veramente un freddo esagerato. Per cui c'è uno smottamento di festività. I finlandesi commemorano i defunti a natale, festeggiano la befana a pasqua e fanno il loro carnevale il primo maggio, incorporandolo alla festa dei lavoratori e alla festa della matricola. In realtà si tratta pure di una sorta di festa della primavera, celebrata con grande entusiasmo, sebbene in assenza della festeggiata. Non è raro che la temperatura in quel periodo sia attorno allo zero. Festa della primavera in contumacia e dunque festa dell'ottimismo. Anche se non c'è, la primavera dovrebbe essere sul punto di arrivare. Di conseguenza la popolazione, da un giorno all'altro, mette da parte gli abiti invernali e si veste in maniera colorata e leggera. Come in primavera, appunto. Il segno distintivo del Vappu è una sorta di cappellino da marinaio con visiera, che indossano tutti. Giovani e anziani, tutti. Si vedono signore in lungo col cappellino, anziani compassati col cappellino. A chiederglielo, nessuno sa bene perché questo berrettino bianco e nero rappresenti Vappu. La foggia è vagamente ottocentesca, per cui non è nemmeno una consuetudine che affondi le sue radici nella notte dei tempi. Un' ulteriore segno distintivo di questa festa sono i palloncini colorati con le figure più strane, che per tutta la notte la gente si trascina dietro. Come per dire: io sono qui. Per tutto l'anno i finlandesi si sforzano di passare inosservati, e durante le ore di Vappu fanno di tutto per segnalare al mondo la loro esistenza. A Helsinki la festa comincia alle sei in punto attorno alla fontana che si trova nella piazza del mercato (Kauppatori), in riva al porto. Migliaia di persone aspettano che un gruppo di studenti metta il famoso berrettino bianco e nero sulla testa della figura femminile che si trova al centro della fontana. E' il segnale che la festa è cominciata. Ognuno stappa la bottiglia che si è portato dietro, per cui è anche una sorta di festa di capodanno, e non è raro che ci si scambino le bevande, un azzardo impensabile, vista la riservatezza dei finlandesi, nel resto dell'anno. Da questo momento in poi ogni uomo o donna non smetterà di bere fino all'indomani, a costo di cadere svenuto in mezzo alla strada. Naturalmente c'è una quota di popolazione che in queste ore si tiene ben lontana dai centri abitati, dove l'assembramento è maggiore, e maggiore è la promiscuità. Chi decide di restare, invece, si veste nella maniera più eccentrica possibile. Le vecchie indossano la minigonna, i pensionati escono di casa in bermuda, mentre molti giovani si mettono un tutone impermeabile di colori diversi a seconda delle confraternite universitarie di appartenenza. Sono proprio gli universitari a scatenarsi maggiormente.Dopo aver trascorso la notte a bere, e dopo alcune sommarie ore di sonno, la consuetudine prevede che tutti quanti mettano assieme un cesto da picnic e si riversino nei parchi della città o degli immediati dintorni. Qui dispongono le loro tovaglie per terra e consumano un pasto a stretto contatto di gomito col proprio casuale vicino. È l'unica trasgressione che una volta all'anno si concedono. Mangiare tutti assieme, all'aperto. Non importa il tempo che fa. Non importa se piova o addirittura nevichi - ecco a che servono le tutone da sci. Mangiano, si scatenano, si divertono, festeggiano la primavera, che essendo ormai maggio, da qualche parte deve pur essere.Insomma, cari amici del Caffè, potete anche fare la prova: se prendete la cartina dell'Europa e la capovolgete, la Finlandia si ritrova proprio al posto dell'Italia, e viceversa. Come disse qualcuno: dal che, eccezionalmente, non si ricava nulla. Tanti Cari Saluti Roberto Alajmo

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Roberto Alajmo | 02/05/2005

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