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LE CENERI DI PIRANDELLO


E VEDERE DI NASCOSTO L'EFFETTO CHE FA

(Oggi sull'Unità)
C’è una straordinaria opportunità per i tifosi dell’Inter che hanno il cuore a sinistra: il dono di capire come ragiona l’avversario. Difficilmente succederà in altri ambiti di pensarla come la pensa un Bossi o un Calderoli, ma oggi è possibile riprodurre in laboratorio la forma mentis dell’elettorato leghista. E tutto ciò senza conseguenze cerebrali permanenti. Non per altro: capire la cultura di chi la pensa diversamente da noi è il primo passo per cercare di disinnescarne i ragionamenti.
L’esercizio è semplice. Consiste nel guardare alle sparate di Mourinho restando ben saldi sulla sponda ideologica nerazzurra. Quando l’allenatore decide di mettere i piedi nel piatto, nella mente del tifoso interista si innesca un riflesso inconscio di buonumore. A prescindere dalle motivazioni: Mourinho quel giorno potrebbe solo essersi svegliato col piede sbagliato, oppure Moratti potrebbe essersi rifiutato di comprargli qualche altro connazionale decotto. Non importa. Comunque sia, il tifoso pensa: vediamo stavolta quanto la spara grossa. Vediamo fino a che punto riesce a trascinarseli dietro.
Come pure è accaduto una ventina di anni fa col movimento leghista, Mourinho si inserisce nel sistema politico-calcistico preesistente di punto in bianco, con la semplice brutalità di un sasso nello stagno. Nel compassato ronzio del dibattito calcistico il portoghese alza la voce sapendo a priori che non deve convincere nessuno che non sia già convinto. Quando si rivolge agli avversari è dai suoi accoliti che vuol essere inteso, per esaltarli e compattarli.
Né in questo crescendo di boutade è esclusa una componente ludica che il tifoso interista vive sulla propria pelle: il divertimento di osservare le sussiegosissime reazioni dell’establishment. Come diceva l’autorevole Jannacci: per vedere di nascosto l’effetto che fa.

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Roberto Alajmo | 24/08/2009

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