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REPERTORIO DEI PAZZI DELLA CITTA' DI PALERMO


NIENTE PULISCE PIU' A FONDO

(Oggi sull'Unità)
Alla già abbastanza tossica insalata politica italiana manca tuttavia un ingrediente. È un genere di insalata che di questi tempi è già abbastanza ricca; per cui un singolo ingrediente rischia di sfuggire. Ma si tratta di un ingrediente cruciale, di quelli che servono a legare tutto ed esaltare gli altri sapori.
Manca l’attentato.
C’è in proposito una informativa che circola – provenienza: servizi segreti. E se uno ci pensa, un attentato in un momento del genere sarebbe del tutto prevedibile. Ci “starebbe bene” un grosso attentato, con un bersaglio molto in alto. Potrebbe essere un colpo di coda delle Brigate Rosse, che già in passato si sono incaricate di lavorare per il Re di Prussia. Ma anche la mafia, se proprio fosse necessario, per fare un favore a un amico potrebbe uscire dal suo decennale riserbo.
Supponiamo che a qualcuno venisse in testa di attentare alla vita di un’alta carica dello stato. E immaginiamo che per puro caso egli riesca a salvarsi. Lo scampato pericolo lo aiuterebbe a conferire una certa patina alla sua immagine pubblica. Gli costruirebbe intorno, anzi, un’aura di solidarietà obbligatoria e trasversale.
Volendo arrivare alle estreme conclusioni, un evento del genere costituirebbe anche una prova a favore della tesi del complotto, preventivamente agitata da qualche tempo. E se i congiurati arrivassero a tanto, si giustificherebbe anche una stretta autoritaria. Un attentato è perfetto per rilasciare a chi lo subisce una licenza legislativa di carattere straordinario, anche questa nell’aria da mesi. E dal punto di vista dell’opinione pubblica, in momenti di eccezionale preoccupazione si può pure rinunciare a qualche libertà, in cambio della sicurezza nazionale.
Certo, a destra si farà ricorso alla scaramanzia. Ma forse a dover fare scongiuri è soprattutto chi tiene il cuore a sinistra.


(Illustrazione di Gianni Allegra)

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Roberto Alajmo | 19/10/2009

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