REMIX: PERCHE' PRENDERSELA CON CAMILLERI E NON CON ME?
Nel salotto letterario un gruppo di addetti ai lavori č intento a stroncare Camilleri a forza di chiacchiere.
Cercano di tirarmi dentro con la tecnica dei compari al gioco delle tre carte, ma io declino l’invito e mi allontano. Un po’, lo ammetto, nella speranza che, appena voltate le spalle, la smettano con Camilleri e prendano ad accanirsi sul sottoscritto.
Magari.
Sarebbe un ottimo segnale: ciň che davvero sembra imperdonabile č il successo. Vendere libri č il difetto che illumina ex post tutte le magagne letterarie di uno scrittore.
La prova provata si ebbe quando nelle sale cinematografiche uscě “Amadeus”, provocando l’indignazione di tutti i puristi mozartiani che ritenevano inammissibile il ritratto del genio spetazzante.
Ma il film di Milos Forman era la pedissequa trasposizione cinematografica di una commedia di Peter Shaffer che da molti anni circolava nei teatri di tutto il mondo. Anche in quelli italiani, con enorme successo di pubblico e sempre ottime recensioni.
Delle due, l’una: o i puristi mozartiani non vanno mai a teatro, o la vera colpa, per un certo tipo di intellettuali, č interamente metaletteraria: raggiungere il maggior numero possibile di lettori/spettatori.
(Foto di Veronica Giordano)