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CUORE DI MADRE


Zingari (Rom, oggi)

Quando io ero piccola, ma proprio piccola, gli zingari (Rom, oggi) venivano a raccogliere le mandorle per mio nonno. Venivano intere famiglie. I maschi raccoglievano dall'albero, le femmine adulte facevano i mucchi, i ragazzi/e e i bambini le sbucciavano. Mia nonna preparava il pranzo per tutti loro: pasta cu sucu e milinciani, pani e tumazzu, alivi, ramurazzi e vinu. A sera mio nonno pagava il capofamiglia. Certamente una paga di merda ma non percepita come tale, e poi le donne i bambini erano solo una estensione del capofamiglia. Stesso trattamento per i potatori o altri lavoratori che intervenivano in altri periodi, non zingari ma siciliani. Perché gli zingari non erano specializzati. Andavano bene per i lavori di "grosso". Ma il "trattamento" era lo stesso. Fara Misuraca (La foto è di Giuseppe Scuderi e si intitola Sala lettura)

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Daniela Vaccaro | 13/07/2008

Letto [1725] volte | permaLINK | CHI LEGGE, CHI SCRIVE  



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