UN AMICO DI SALEMI
Mi telefona un amico. Un amico che si è fatto convincere a collaborare al progetto "Sgarbi a Salemi". Un amico a cui io riconosco la buona fede, la voglia di fare e - glielo dico - la prospettiva, se manterrà ferme le sue idee, di ritrovarsi presto in carcere o incorporato nel pilastro di qualche nuovo centro commerciale. L'amico mi dice: se sei un vero pazzo, devi imbarcarti in questa nave di pazzi. Io sarei, tecnicamente, più un collezionista di pazzi, e comunque gli ho risposto a modo mio. Che cioè io so soltanto scrivere, raccontare storie. Pagatemi, voi di Salemi, e io verrò a raccontarvi le mie storie. La parola chiave è: pagatemi. E' un vecchio trucco che funziona sempre, e ti fa risparmiare tempo rispetto ai noiosissimi distinguo di carattere etico. Strano: non s'è fatto più sentire. (Gigliola Siragusa: "Bolle di vetro")