DOPO L'ONDA, IL RIFLUSSO
Ora che l'Onda è entrata nella fase del Riflusso, non è il caso di sorprendersi. Ogni movimento ha bisogno di una visibilità mediatica che il sistema dell'informazione oggi come oggi non garantisce più. Non riconoscendosi nel ritratto riportato dalle televisioni, gli studenti e gli insegnanti sono comprensibilmente scoraggiati. Il meccanismo che aveva funzionato per esempio a Palermo dopo le stragi del 92, stavolta non è scattato, e il movimento si è convinto di essere invisibile quindi, secondo la logica comune, inesistente. Bisogna imparare a farci i conti. Questa non è una crisi di piazza: ognuno è portato a chiudersi in casa e stordirsi a colpi di Maria De Filippi. Ognuno è convinto di essere solo, o comunque di appartenere a un'infima minoranza senza prospettive. Il tappo è destinato a saltare troppo tardi, quando il tempo delle riforme sarà scaduto, e toccherà fare davvero la rivoluzione, se ne saremo capaci.