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ho chiesto e...

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il forum di Roberto Alajmo, scrittore



E' stato il figlio


Can we have a dream? Yes, we can

Mingo: Hai ragione Roberto, è la cosa migliore che ci poteva capitare. Un raggio di luce (scusate la retorica ma ho appena ascoltato il discorso di Barack e sono commosso) dopo anni di buio. L'unica possibilità di invertire la rotta verso il precipizio che ha il mondo. Ho la sensazione che qualcuno ci abbia preso per il colletto della camicia mentre precipitiamo. So che è un sogno e mi sveglierò ma adesso è bellissimo così. Vedere Jesse Jackson piangere di commozione a Chicago, tra migliaia di americani veri e non patinati, è stata una delle cose più belle degli ultimi anni. Una regia che neanche il più grande Spielberg avrebbe immaginato. Noi gli squadristi in via Teulada, loro Barack Presidente. C'è ancora qualcuno che si sente superiore a quei "sempliciotti" di americani? Ora vi lascio - vado a riprendere il mio ruolo di in-piegato fannullone (magari!!) e che questo 5 Novembre sia per tutti la fine del buio e l'inizio di una nuova era. Non sto esagerando..nella Storia è capitato.. Maramaus: I sogni cominciano all'alba, prima del cappuccino. Ed è color caffellatte la pelle di questa splendida persona da cui dovremo imparare tante cose. Alessandra: In Kenya ammazzato in vitello più grasso... giuro, l'ho visto con i miei occhi... Anche se sono stata vegetariana per anni, mi sono commossa... Nina: "MAMMA se vince Obama appendiamo un lenzuolo grandissimo sul balcone, con su scritto Yes, We Can" Ho pianto. Prima, nel vedere Obama al voto. E stamattina, ascoltando il suo primo discorso da presidente. La sua fierezza, l'impassibilità, i suoi occhi asciutti, contrapposti alle lacrime delle persone catturate dalle telecamere. La sua voce ferma ed il suo sguardo sempre puntato sul volto delle migliaia di persone che aveva davanti. Uno sguardo per tutti. Una parola per tutti. Ci voleva. Mi sento più leggera. Vado a cercare un lenzuolo adatto... Giuseppe: Al giornale radio delle 6,30 hanno detto che sull'elezione di Obama "il Presidente Berlusconi attende i risultati definitivi". Luigi: In queste ore è stato assegnato un premio speciale a Michael Jackson: primo nella sfiga. E' diventato completamente bianco nel momento sbagliato. Fara: Felice di essere scampata alla Palin, vi riporto a terra: Obama è il presidente degli americani, noi abbiamo sempre quel signore che si aggiusta le palle e Cota con le classi differenziali. Ieri sera la battuta migliore l'ha fatta de Michelis: "Domani scopriremo che Berlusconi è lo zio di Obama" Paola: E' la cosa migliore che ci poteva capitare, ora: hai ragione, Roberto. In Medio Oriente siamo un po' meno entusiasti, perché qui la situazione non cambierà poi molto nei prossimi mesi. Ma oggi è il tempo della gioia e della consolazione. L'era Bush si è finalmente conclusa. E credetemi, il Medio Oriente ha solo da guadagnarci. Dario: Sono molto contento anch'io. Però non facciamo i soliti sconzaioco: Berlusconi e Obama sono due gocce d'acqua. Stessi ideali, stessa pelle (quella di Obama è un pò più chiara), stessa età (Berlusconi è di qualche anno più giovane e promette migliori prestazioni sessuali). Sarà una grande amicizia. Rosa: Ci speravo ma non ci credevo. La sconfitta del Wasp.Un presidente degli Stati Uniti nero. Un Presidente degli Stati Uniti con un nome arabo. Barack,benedetto dalla sorte. Il nome di Spinoza. Un richiamo alla felicità,il diritto alla felicità. Non so se ci deluderà o no, io credo di no, ha sicurezza,consapevolezza,classe.E l'audacia del sogno. Luigi: Barack c'è già. L'Italia offre il Burattin... La Villanella Bella: No, no, caro Sor Alajmo, stavolta, glielo giuro, 'un voglio spiegazioni, l'ho capito tutto da me quello che volevo capi'..... volevo fare solo come que'giovani del su' forumme, li leggo sempre, a volte 'un ci capisco niente, ma si sa, loro parlano come i fumetti, no, dico, volevo solo di' una cosa anch'io: 'un so' nera (si dice così, vero?) 'un so' manco americana, ma so' tanto felice pe' Barakke e pel mondo 'ntero. E' da quand'hanno ammazzato Kennedy, che Dio l'abbia 'n gloria, che c'avevo 'l nodo in gola. Aspettavo, come una cittina aspetta Babbo Natale, in um modo romantico e ingenuo, all'antica come so' io, che mi restituissero un'emozione così....... So' vecchia, 'l mondo gira lesto, ma oggi so' davvero contenta di 'unn'esse la nonna di Barakke e d'esse sempre viva pe' vedello presidente! Questa vittoria mi riempie d'orgoglio, chissà perchè..... Sempre sua

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Daniela Vaccaro | 20/01/2009

Letto [1880] volte | permaLINK | CHI LEGGE, CHI SCRIVE  



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