SE LA CANTANO E SE LA SUONANO
Tre casi in rapida successione. Il primo: la sanatoria per le badanti. La Lega frena dando la zappa sui piedi della borghesia che dovrebbe costituire lo zoccolo elettorale dellalleanza di governo. E subito Giovanardi rimedia facendo opposizione interna. Risultato: la sanatoria si farà. Secondo caso: i tagli alla cultura. Tremonti decide e Barbareschi insorge. Finale di partita tuttora incerto. Terzo caso: il parlamentare leghista Salvini nel tempo libero canta canzonacce razziste antinapoletane. Si indignano La Russa, Mussolini e Bocchino: chieda subito scusa. E lui si dimette. Tre notizie in un giorno, che i principali siti di informazione - anche quelli non direttamente alle dipendenze del Maschio Alfa del branco Italia - trattano più o meno con gli stessi elementi. Manca solo un dettaglio: cosa ne pensa lopposizione. Il Pd, Idv, quel che resta della sinistra-sinistra: tutti non pervenuti. Non si capisce se si tratti di una prospettiva falsata dai mass media o se veramente lopposizione stia attraversando un periodo di vita puramente vegetativa, incapace persino del riflesso condizionato di una reazione a mezzo stampa. Ma veramente limpressione è che lalleanza di governo sia talmente variegata da poter benissimo fare a meno di una controparte. È controparte di se stessa, dice una cosa e la contraddice un attimo dopo. Il tutto risultando credibile agli occhi dellopinione pubblica. La mutazione genetica del centrodestra italiano di questi anni prevede a quanto pare un destino del genere: nessun bisogno di confrontarsi con lesterno. Nessun bisogno di discutere i problemi con un interlocutore diverso da sé. Un giorno gli etologi lo classificheranno come un fenomeno unico sul pianeta terra e gli troveranno un nome scientifico: il famoso Ermafroditismo di Maggioranza.