ANCORA UN PO' DI VACANZE, PER FAVORE
(Un estratto dall'articolo di oggi sull'Unità)
La regola sanitaria di tenersi alla larga dalle fonti nazionali di informazione è diventata difficile da osservare perché le notizie italiane vengono a cercarti fino in capo al mondo: e non per gratificarti. Gli amici stranieri ti guardano con quel misto di compatimento che i siciliani ben conoscono da sempre: quando dici di venire dalla Sicilia, anche quando tacciono, tu sai cosa stanno pensando. E adesso basta che ti riconoscano come italiano per leggere nei loro occhi una certa costernazione: anche tu
? Hai voglia di smentire, ma lo sguardo successivo del tuo interlocutore è una conferma di quanto sia vano ogni diniego: tanto dicono tutti così.
Insomma, tornando in patria scopri che qualcosa è successo.
Già da lontano, a giudicare dalla puzza capisci di essere di fronte a una degenerazione ulteriore del già mefitico dibattito politico nazionale. Sarebbe intellettualmente doveroso scoprire chi ha ragione, pur considerato che fra i contendenti ce nè almeno uno che si sforza di avere sempre torto. Non bisognerebbe cedere alla tentazione di liquidare la questione come una rissa per strada fra sconosciuti, da cui tenersi alla larga. Ma sarà la pigrizia post vacanziera, la voglia di prolungare lozio delle meningi: e allora pensi che per una volta sarebbe fantastico potersi permettere di non avere opinioni in proposito. In fondo, di opinioni ne basta una, che si riassume molto in breve: hanno cominciato a divorarsi anche fra loro.