Ci pisciano addosso e ci dicono che piove
C'era una folla straripante a Piazza del Popolo. Tutto bloccato su verso il Pincio, verso Via del Corso, al di là di Porta del Popolo. Era fisicamente molto difficile da sopportare la calca e ad un certo punto pure io che sono abbastanza giovane non ne ho potuto più e ho riconquistato un po' d'aria raggiungendo il pullman prima degli altri.
C'era una certa tensione. Una tensione bella e positiva. Persone madiamente giovani ed è stata una bella sorpresa. Persone molto motivate, una folla tranquilla, ma determinata. Salve di fischi a sentir parlare di Feltri, grandi ovazioni e applausi per Santoro, Mauro e De Gregorio. Una menzione a parte spetta per Roberto Saviano, che ormai è diventato un riferimento generazionale e a cui è spettata l'accoglienza più calda di tutte. Ha fatto la sua parte di intellettuale non organico ricordando a tutti un motto quasi evangelico: potere e verità non possono coesistere. Bella la lezione di diritto costituzionale di Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale e già docente qui a Firenze. Andrea Vianello ha condotto dal palco la manifestazione come se fosse in tv, ma non gliene faccio un appunto. Salve di fischi anche per Cisl e Uil che non hanno aderito, diversamente dalla Cgil, alla manifestazione. Belle le magliette self-made (scusate l'inglese) di una coppia di giovanissimi: Ci pisciano addosso e ci dicono che piove. Un tizio con una barbona bianca, un po' male in arnese invece reggeva un cartello che recitava la seguente scritta: D'Alema 1° Scusati 2° Vattene.
Gianluca