Questo sito utilizza cookie personalizzare la tua esperienza di navigazione del sito.
Per maggiori informazioni su come utilizzare e gestire i cookie, consulta l'Informativa sui cookie.
Chiudendo questa notifica o interagendo con questo sito acconsenti all'utilizzo dei cookie.


OK  INFORMATIVA  



Vai ai COMMENTI...

Ultimi commenti

Grazie Barbara. Vengo poco su questo sito,...
.:Roberto Alajmo | @:.
.:25/08/2021 | 19:27:29:.

È così:
“prima o poi ci si addormenta...

.:Barbara | @:.
.:22/08/2021 | 21:45:51:.

Immaginando fortemente
ho chiesto e...

.:Rosi | @:.
.:22/12/2020 | 11:27:18:.

La paura si inerpica tra di noi, sotto le...
.:Guglielmo | @:.
.:27/10/2020 | 12:20:26:.

Si', oggi il mondo è pieno di poeti che scrivono....
.:Rosi | @:.
.:27/09/2020 | 18:52:51:.

Vai ai COMMENTI...



Menu riservato:

il forum di Roberto Alajmo, scrittore





TROPPA GRAZIA

Per i siciliani: Alice in Wonderland sta agli altri film di Tim Burton come la cassata sta alla cassata al forno. Ossia, per i non siciliani: gran gioia per gli occhi, ma anche, ex post, un eccesso di zuccheri in circolo nel sistema arterioso.
Rispetto ai precedenti, questo film può contare su una gran profusione di mezzi, a cominciare dal sistema 3D. E questo forse altera la dimensione artigianale che è sempre stata caratteristica dei lavori di Burton. Di sicuro è alterato il dosaggio miracoloso degli ingredienti. Negli altri c’era estetica gotica q.b. e visionarietà barocca q.b., secondo una miscela empirica che finora si era perpetuata sempre con successo, almeno da Nightmare before Christmas a Big Fish. Stavolta invece la terza dimensione fa saltare tutto.
Non che il film sia brutto: ma di sicuro è troppo.

Condividi su:Condividi su: 
 Facebook  Twitter  Myspace  Google  Delicious  Digg  Linkedin  Reddit
Ok Notizie  Blinklist  Zic Zac  Technorati  Live  Yahoo  Segnalo  Up News

Roberto Alajmo | 05/03/2010

Letto [2100] volte | permaLINK | PENULTIM'ORA  



  << INDOVINA CHI VIENE AL PICNIC

IL RE NUDO >>