DIO NON VOGLIA
Siccome avevo pubblicamente dubitato, mi pare giusto pubblicamente dare atto a Raffaele Lombardo di aver veramente fatto i nomi dei colleghi secondo lui collusi.
Ora le sue accuse e la sua difesa andranno vagliate con molta attenzione, senza pregiudizi.
Di sicuro si è difeso in maniera veemente, e lo ha fatto attaccando anche il giornale a cui saltuariamente collaboro. Mi è sembrato poco convincente in diversi passaggi, soprattutto nella ricostruzione della propria verginità politica. Resto convinto che maneggiare il potere nella Sicilia di questi anni comporti di per sé una compromissione morale.
Tuttavia devo ammettere che per la prima volta mi è sembrato una persona che vale la pena di ascoltare.
Mi ha fatto venire in mente un altro politico che aveva cominciato a fare i nomi, e che per questo è stato ucciso: Giuseppe Insalaco.