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Cuore di madre


Il bicchiere mezzo pieno

Ieri siamo andati, mio marito ed io, a dare l'ultimo saluto ad una persona che abbiamo avuto giusto il tempo di incontrare e che se n'è andata improvvisamente, alla nostra stessa età.
Stephan era un guidatore di taxi. E' stata la prima persona che abbiamo incontrato qui a Monaco, appena usciti dall'aeroporto, appena arrivati per questa nuova avventura. Parlava perfettamente inglese e la sua umanità, la sua allegria hanno subito soffiato via quella piccola ansia che ci aveva preso e che è normale quando si doppia un altro capo della vita. Ci ha fatto sentire subito a nostro agio, è stata una piacevole sopresa dopo gli anni di isterismo, musi lunghi e sciatteria romani.
Nei giorni seguenti ci ha accompagnato lui su e giù per la città fra i mille appuntamenti per le case, le scuole, ecc. Sempre disponibile, prodigo di consigli di tutti i tipi. un giorno ci ha chiesto: "dove vorreste abitare"? Ed ha fatto un giro per quel quartiere, addirittura scendendo e chiedendo ai negozianti se sapevano se ci fosse una casa libera da quelle parti. Ci faceva sempre trovare una bottiglietta di acqua fresca ed un sorriso. Gli avevamo parlato della nostra passione per la musica, per il jazz: si era informato per noi sui concerti, sui negozi specializzati e ci aveva comunicato i risultati felice come un bambino.
Il giorno che hanno chiamato da scuola che mio figlio stava male ed aveva la febbre alta ed io non avevo la macchina, è corso lui a prenderlo, chiedendo ad un suo collega di sostituirlo in un impegno preso in precedenza: aveva avuto la sensibilità di capire che mio figlio, stando male, sarebbe stato più a suo agio con qualcuno che conosceva nei tre quarti d'ora di tragitto da scuola a casa. E' arrivato a scuola con acqua e paracetamolo.
Stephan Anton era in Thailandia con la donna che aveva sposato cinque anni fa e con la quale non aveva ancora potuto fare il viaggio di nozze sognato. Un infarto fulminante l'ha fermato proprio nell'ultimo giorno di vacanza.
Lo avevo visto così simile a me che un giorno gli avevo chiesto se fosse della Bilancia: si, mi aveva detto, 28 Settembre.
Io penso che incontrare delle persone così, anche se per poco, sia una bellissima cosa.
Possiamo andarcene in qualunque momento e quindi, pur non prendendo nulla sottogamba, forse varrebbe davvero la pena di entusiasmarsi un po' di più, di vedere un po' più di bicchieri mezzi pieni.

Antonia

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Daniela Vaccaro | 16/04/2010

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