CON GLI OCCHI DI UN ADOLESCENTE
Rivedere certi vecchi film assieme a un figlio quattordicenne è fonte di parecchi dispiaceri. Specialmente le commedie cominciano presto a mostrare i segni del tempo.
Regge magnificamente Frankenstein Junior, crolla Hollywood Party. Fanno ancora ridere i primi Woody Allen, ma hanno perso ogni mordente i film di Totò.
E la lista della merce scaduta è indiscriminata.
Lo stesso genitore, che nel ruolo si sente in dovere di difendere il valore dei classici, non può non ammettere che Il Falcone Maltese visto oggi risulta lento e claustrofobico.
Degli Uccelli la cosa più gentile che si possa dire è che fa più sorridere che spaventare.
Forse a rivederli da solo il giudizio non sarebbe tanto impietoso: ma gli occhi di un quattordicenne sono un parametro che non si può eludere.
E forse è giusto così: la nostalgia non può essere un criterio di giudizio.