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L'OLIO FITUSO E LA PADELLA SFONDATA

(Un estratto dell'articolo di oggi su Repubblica)
(...)Questa forma di strabismo deve essere una strategia parecchio raffinata, visto che attorno a Lombardo, pro o contro, ruota tutta la cosmogonia politica siciliana degli ultimi anni. È una strategia che vede l’elettore di centrosinistra spiazzato e sgomento. Per chi parteggiare? Per Lombardo o per i suoi nuovi oppositori di centrodestra, gli stessi che lo supportarono alle elezioni regionali da cui uscì eletto senza rivali?
L’elettore di centrosinistra trova consolazione soltanto nella tesi di Woody Allen, secondo cui la vita si divide in Orribile e Miserrimo. Orribile è quando sei storpio o cieco, Miserrimo sono tutti gli altri casi. Per cui bisogna essere contenti di essere solo miserrimi. Ecco, l’elettore progressista si trova alle prese con il tremendo dubbio: orribile o miserrimo? Nello specifico siciliano: l’olio fituso o la padella sfondata? Il pane duro o il coltello che non taglia?
Nella sua intervista all’Espresso Lombardo è feroce con i suoi ex alleati. E almeno in questo non ha difficoltà a convincere anche i più riottosi fra i suoi interlocutori di centrosinistra, quelli che non sono affatto convinti delle scelte del Pd a livello regionale. Ma il problema è: i nemici dei miei nemici, sono automaticamente miei amici? Di solito le cose non sono mai così semplici.
Gli enunciati lombardiani sulla carta sono molto convincenti: difficile potersi dichiarare in disaccordo sull’esigenza di ripristinare la legalità in un settore delicato come la sanità pubblica, tanto per dirne una. È anche vero però che dal punto di vista del cittadino-utente sarebbe utile stabilire, per esempio, un protocollo di utilizzo dei parti cesarei, un campo dove si ha l’impressione di passare da un eccesso all’altro senza trovare una sintesi razionale.
Molti dei nuovi assessori sono più che competenti, persino umanamente simpatici. Ma l’operato dei diversi governi Lombardo ha inciso in maniera minima, fino a oggi, sulla realtà siciliana. A ogni rimpasto si è azzerato il vertice politico e anche quello burocratico di ciascun assessorato, smantellando assieme al peggio anche la memoria e la continuità amministrativa. Il risultato è che di questa macchina efficientissima che presto diventerà la Regione Siciliana, al momento s’è capito che esistono una quantità di optional – tettuccio apribile, cambio automatico, stereo all’avanguardia – ma finora nessuno ha scoperto dove si trova il volante.
Certo, esiste la possibilità che si tratti di una serie di disfunzioni temporanee, dazio da pagare in cambio della rivoluzione copernicano-lombardiana in atto. Ma sono passati due anni e mezzo da quando Lombardo è diventato presidente della Regione: nemmeno poco.

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Roberto Alajmo | 27/10/2010

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