ALMENO VINCESSERO: MA MANCO QUESTO
Non sarebbe il caso di infierire sul caso Penati, se non fosse per un dettaglio: non si tratta solo di una questione penale e morale.
Cè anche un risvolto politico ulteriore, se si considera che, malgrado tutto quel che si sta scoprendo, Penati era oltretutto reduce da una serie di legnate elettorali.
Il problema consiste nel malgrado. Il Pd in Lombardia era reduce da una serie di legnate elettorali non malgrado, ma proprio per tutto quel che si sta scoprendo.
Vincere le elezioni non sarebbe stata un'attenuante, da un punto di vista né penale, né morale e nemmeno politico; e comunque Penati era un perdente recidivo.
Perché la corruzione è una puzza che si sente anche senza che gli occhi vedano la cacca. Più sei vicino, più senti la puzza. Gli elettori progressisti lombardi, che erano vicinissimi, a quanto pare la sentivano perfettamente.
E questo vale su tutto il territorio nazionale: ogni regione è appannaggio di una serie di satrapi locali, che godono di una rendita elettorale molto minoritaria e costruita su cascami di corruzione.
Ciò che garantisce loro, a livello personale, una poltrona in consiglio: e a livello di partito, invece, un numero di consensi tendente a zero.
Purtroppo, almeno a sinistra, la puzza basta, ed è un formidabile deterrente al voto.