PRETI E MAGISTRATI: I MIGLIORI SONO SEMPRE QUELLI MORTI
E così, anche Pino Puglisi sarà beato. E poi santo.
Formidabile questa capacità della chiesa cattolica di mettere un cappello su ogni poltrona, garantendo ecumenica assimilazione degli opposti. Negli stessi anni in cui padre Puglisi faceva il suo lavoro dantimafia a Brancaccio, padre Frittitta andava a dire messa nel covo di Aglieri latitante.
Esiste un prete per tutte le occasioni: il mafioso e lantimafioso, il prete di destra e quello di sinistra, il pedofilo e lantipedofilo. Personalmente conosco persino un prete anticlericale. Tutto, pur di coprire ogni segmento di mercato.
Sarebbe interessante capire se la Chiesa si sarebbe accorta di Pino Puglisi se non lavessero ammazzato: facendolo vescovo, per esempio, prima che beato.
Altrimenti viene il sospetto che la beatificazione sia una formula di neutralizzazione. Si colloca padre Puglisi su un piedistallo e lo si addita come esempio: restando sottinteso che di esempio inarrivabile si tratta.
Inutile, per noi semplici creature, provare a provarci.