REMIX: FENOMENOLOGIA DELL'INUTILE IDIOTA
Una cosa che sicuramente è cambiata, in questi ultimi vent’anni di Sicilia, è la percezione del volontariato.
Il volontariato non esiste. O se esiste è una cosa da scemi.
Non lo pensano tutti, ovviamente, e per fortuna non sempre: ma è un pregiudizio che corre sottotraccia, senza farsi intercettare e quindi confutare.
Se qualcuno si mette a spalare la neve al di fuori del proprio giardino di casa, in Sicilia c’è sempre un trio di maschi adulti seduti al tavolino del bar che guardano e ridacchiano. Certe volte il loro sarcasmo prende forma di domanda esplicita, e sono le domande che in questi due decenni hanno intossicato la convivenza civile: Chi te lo fa fare? Chi ci mangia?
Ecco il pregiudizio: se qualcuno si dà da fare ci deve essere per forza qualcun altro che nascostamente ci guadagna.
È un danno sociale – antropologico, addirittura – provocato nel corso del tempo dalle pubbliche amministrazioni - e da quella regionale, soprattutto. A forza di distribuire consulenze prezzolate per nulla, è passata la convinzione che nulla si fa per nulla.
Esiste pure un’espressione tossica: utile idiota. Utile idiota è passato a essere chiunque faccia qualcosa senza tornaconto personale.