ALLERGIA ALLA POLVERE
Non è che sia in crisi il teatro Stabile di Palermo. È in crisi il modello stesso di teatro stabile, con il suo pubblico delezione.
Fino a vent'anni fa la borghesia medio alta si sentiva in dovere di fare labbonamento allo Stabile come una forma di status, ma anche per espiare il senso di colpa che deriva dal sospetto di aver fatto soldi troppo in fretta, prima che si fosse sedimentata una cultura relativa.
Si andava a vedere Pirandello o Shakespeare quasi come una forma di espiazione.
Ma, complice la crisi e la depressione degli anni di melma, quel pubblico si è affrancato. Non prova più la vergogna della propria ignoranza, e anzi in certi casi ne fa un vanto: oggi cè chi ride apertamente, del leggere libri.
In ogni caso, letà media degli spettatori che ancora frequentano i teatri stabili è tale da prevedere lestinzione completa del pubblico nel giro di pochi anni.
Meglio allora puntare a uno sparigliamento radicale, in modo da guadagnare alla causa del teatro un pubblico più giovane o giovanile, che finora si è tenuto alla larga per via della polvere.

Roberto Alajmo | 07/10/2013
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