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REMIX: MEGLIO NIENTE CHE POCO

Ma se uno è cieco, se proprio dev’essere cieco, meglio cieco dalla nascita, o in seguito a malattia?
La questione è tutta lì: se sia meglio possedere memoria dei colori e delle forme, oppure no: niente memoria, niente rimpianti, niente malinconie.
Un buco nero del quale immaginare tutto, oppure una manciata di ricordi a cui aggrapparsi?
Io per molto tempo sono stato un sostenitore della prima ipotesi: che sia meglio aver qualcosa da ricordare, piuttosto che niente. Ma sempre più spesso mi sorprendo a immaginare come sarebbe invece più bello risparmiarsi l’affanno di qualunque ricordo.
Un'ignoranza stupida, senza orizzonti, è come il sonno di Amleto: una soluzione da desiderare devotamente.

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Roberto Alajmo | 22/01/2014

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