SE CI SFORZIAMO, LI CONOSCIAMO GIA'
Oppure dovremmo ribaltare le nostre convinzioni e immaginare che l'IS non sia un imperscrutabile impazzimento dell'Ordine Mondiale.,
Quanti ne abbiamo visti, di giovani neo-europei, convertirsi e andare a uccidere in nome del malinteso islam? La reazione più semplice consiste nel classificarli come una cellula cancerosa che improvvisamente si ribella all'organismo sano che fino a poco prima l'aveva amorevolmente accolta e integrata.
Ma anche per i tumori una causa scatenante esiste sempre. Certe volte è scientificamente nota, altre volte immaginabile, altre volte ancora inspiegabile: fin quando qualcuno non la spiegherà.
Nei casi di improvvisa conversione - scorrendo le note biografiche dei nuovi terroristi, almeno dalle Torri Gemelle fino a oggi - non è difficile scovare indizi comuni. La soglia del benessere che sembra alla portata ma risulta irraggiungibile, il naso idealmente schiacciato sulla vetrina di una pasticceria che non ci si può permettere, il disagio che cova e poi esplode.
A tutte queste persone inappagate, il Daesh fornisce un kit ideologico prêt-à-porter, che rimpiazza efficacemente quelli ormai tramontati, riconducibili agli opposti di fascismo e comunismo.
Rispetto ai vecchi terrorismi questi sono una mutazione genetica. Ma rispondono a un meccanismo di azione-reazione che dovremmo conoscere fin troppo bene.

Roberto Alajmo | 06/04/2016
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