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La ricerca della fenicità

Anche noi eravano Fenici e avevamo le barche con gli occhi. Fenici qui ad occidente e greci ad oriente, e stavamo benissimo, si commerciava tra i popoli del mediterraneo e ogni tanto i greci se le suonavano tra loro. Ma a noi non ci disturbavano. Noi facevamo solo affari. Poi sono arrivati i Romani e ci hanno “liberati” . Da chi non l’ho mai capito, ma è una storia vecchia. Ogni tanto arrivava qualcuno con l’esercito e ci “liberava”. Ma Cartago delenda est e così fu. E pure noi, deleti fummo. Si, perché solo regione di schiavi diventammo. Territorio da sfruttare. Un paio di rivolte le fecero i poveracci ma finirono crocefissi sull’Appia perché noi mai fummo cittadini romani. Lo diventammo molto tardi, quando non serviva più. Fortuna nostra volle, quando l’impero romano crollò, che rimanessimo con Bisanzio. Sai com’è, quelli orientali erano e pure civili, l’occidente era rimasto in mano ai “barbari”invece. Stavamo bene, si pagavano molte tasse, è vero, ma stavamo bene, come in Danimarca. Durò solo qualche secolo, poi arrivarono i musulmani. Cacciarono via i bizantini e si insediarono al loro posto. Fecero un bel lavoro e coltivarono bene l’isola. Divenne un giardino. Commerci, soldi a mai finire, donne e giochi e come si conviene ai benestanti, cultura, poesia e quanto di bello c’era in giro. Troppo bello. Infatti un papa ci mise gli occhi addosso e approfittando di una famiglia, numerosa assai, che veniva dal nord e cercava sistemazione per i suoi ragazzi e già s’era appropriata di territori francesi, inglesi e russi, fece un accordo: cacciate i musulmani, gli anticristi, e io vi faccio re di questa bella terra. Il feudo è mio però, voi fate i re e mi pagate la gabella! Così fu. E arrivarono i normanni. Non erano proprio mala gente, s’affezionarono e ci stavano bene. Ma purtroppo a un certo punto, per via di eredità materne, finimmo nelle mani dei tedeschi. Il primo, Enrico, mamma mia! Una disgrazia ma per fortuna morì di diarrea senza riuscire a fare troppi danni ma rimase il figlio Federico e quello sì che ci ha fregati. Con lui da regno che eravamo fummo degradati a provincia dell’impero. Granaio e serbatoio di uomini e tasse. E ancora piangiamo. Forse è per questo che le nostre barche non hanno più gli occhi. Per non piangere più. (L'autrice del post è Fara, ma la maternità del titolo è di Nina. E siccome tutti sapete quanto mi piaccia dare titoli, capirete quanto mi piaccia il suo per rinunciare al piacere di darne uno io)

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Daniela Vaccaro | 01/11/2008

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